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1) Dizion. 5° Ed. .
FIATO.
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FIATO.
Definiz: Sost. masc. Aria che si manda fuori respirando; Alito, Respiro.
Dal lat. flatus. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 102: Che interrompendosi il fiato e le parole, non potea li suoi peccati dire.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 175: Era sotto il cesto di quella salvia una botta di maravigliosa grandezza, dal cui venenifero fiato avvisarono quella salvia esser velenosa divenuta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 17: Il fiato tuttavia più se gl'ingrossa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 39, 56: Non volea ch'avesse altro meato Onde spirar, che per lo naso, il fiato.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 387: Il rattenimento del fiato genera forza in chi s'affatica.
Esempio: Car. Eneid. 2, 368: A lui.... s'avventaro, e stretto L'avvinser sì, che le scagliose terga Con due spire nel petto e due nel collo Gli racchiusero il fiato.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 96: Si conosce in lui il gonfiare delle vene e de' muscoli, ed il ritenere del fiato per fare più forza.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 358: Giudico che ad un sonator.... faccia di mestiero di alcune altre cose, e son queste. La bontà del suo fiato e dello spirito, la commodità della bocca, ed una certa destrezza delle mani. Ha il fiato la sua bontà ognora che e' serà morbido e soave, e che uscito su non faccia strepito nella gorgia, conciosia cosa che ciò faccia la voce men composta ed inornata.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 8: Tal della fera bocca i negri fiati, Tale il fetore, e le faville sono.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 238: Nè tutte l'esperienze già vedute sarebbono state bastanti a fargli comprendere o credere, che i grilli, giacchè non volavano, potessero, non col fiato ma collo scuoter l'ali, cacciar sibili così dolci e sonori.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 324: Io ho un pallone, e lo voglio col mio fiato gonfiare.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 393: Come la nostra, hanno le donne un'alma, Che dà lor vita, e ne' polmoni forza Di tirar l'aria e fuor cacciarne il fiato.
Esempio: Pindem. Poes. 27: Frutto de' suoi sorrisi, e non del sole, È quest'aere sì lucido e sereno; De' fiati suoi, non d'erbe e di viole, Frutto è quest'aere di fragranza pieno.
Definiz: § I. Riceve gli aggiunti Buono buon fiato, Cattivo cattivo fiato, Malo mal fiato; e dicesi di persona la cui respirazione non tramandi, ovvero tramandi, alcun odore spiacevole. E per lo più se ne argomentano o le condizioni della sua salute, o la buona o cattiva disposizione dello stomaco. –
Esempio: Tadd. Libell. 12: La bocca e i denti se ne corromperebbero, e renderebbe mal fiato.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 33: L'appio mangiato e dopo ed avanti pasto, dà buon fiato.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 132: Tengonlo in bocca (il frutto del melo) i Medi per far buono Fiato.
Definiz: § II. E con gli aggiunti Ultimo fiato o Estremo fiato, denota figuratam. il fine, o gli estremi momenti, della vita. –
Esempio: Pindem. Poes. 215: Così l'estremo Fiato dalle sue labbra almen raccolgo?
Esempio: Capp. Econ. 351: Quando la repubblica fiorentina s'animava all'ultimo fiato di una vita fuggente (qui in locuz. figur.).
Definiz: § III. Talvolta prendesi anche per La facoltà, o La forza, di mandar fuori il fiato, di respirare; specialmente come segno di vita. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 7: Dette veramente [Lionardo] alle sue figure il moto ed il fiato.
Esempio: Pindem. Poes. 245: Miracol par che in lui rimanga fiato. Pion di ferite è il corpo suo: ma l'alma, L'invitta alma il sostenta.
Definiz: § IV. E per estensione usasi a significare Forza, Vigore, Gagliardia. –
Esempio: Salvin. Odiss. 407: È a me vecchia, in intelletto Saggi consigli avente,... che laveratti I piedi, tuttochè poco abbia fiato.
Esempio: Spallanz. Fenom. Circol. 55: Trovato avendo, che l'oppressione fatta a quest'organo sconcerta la circolazione, dubitai che quell'avanzo di sangue nella sistole derivasse peravventura dal non aver il cuore fiato che valesse ad espellerlo dalla sua cavità.
Esempio: Lambr. Elog. 225: Chi le porge una cosa, chi l'altra; e nessuna è quella che la sofferente donna vorrebbe. Ella non ha più fiato per indicarla: ma ne trova pur tanto da poter dire, ec.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 439: Quella elezione adunque fu di refrigerio a molti virtuosi; ed ai timidi ed ingegnosi animi, che si erano avviliti, grandissimo fiato e desideratissima vita; i quali per ciò risurgendo, fecero ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 320: Se poi non avrò tanto fiato da poterlo servire, bisognerà che ancor esso abbia una santa pazienza.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 458: Pindaro, stimato poeta di gran fiato e di sublime maniera.
Definiz: § VI. Vale anche Soffio, detto di vento o d'aria; ed altresì, Vento leggiero e piacevole, Venticello. Ed è, più che altro, proprio del linguaggio poetico. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Non è il mondan romore altro che un fiato Di vento, che or vien quinci ed or vien quindi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 54: Del lito occidental si move un fiato Che fa securo il navigar senz'arte, E desta i fior tra l'erba in ciascun prato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 40: Ai meridional tiepidi venti Che spirano dal mare il fiato caldo, Le nievi si disciolveno e i torrenti E il ghiaccio che pur dianzi era sì saldo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 76: Volta l'aperta bocca incontra l'ôra, Raccoglie [la cavalla] i semi del fecondo vento, E de' tepidi fiati (oh meraviglia) Cupidamente ella concepe e figlia.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 53: Aure fresche mai sempre ed odorate Vi spiran con tenor stabile e certo; Nè i fiati lor, sì come altrove suole, Sopisce o desta ivi girando il sole.
Esempio: Chiabr. Firenz. 1, 59: Ma ne le stanze opposte, ove fa scorno A' bei raggi del sole arsi, infiammati, S'espone a l'auro, che diffonde il giorno Già fatto basso, e d'occidente a i fiati.
Esempio: Bart. D. Tens. 11: Io prendo un cannellin di cristallo sigillato a fuoco dall'uno de' suoi capi sì saldamente, che non respiri nè possa trapelar per esso fiato d'aria, benchè forte si attragga succiandola dalla bocca dell'altro capo aperta.
Esempio: Magal. Lett. 71: Per una mirabile.... prerogativa dello studiatissimo sito di questa villa si contano radissimi i giorni in tutta la state, ne' quali non respiri da Ponente un costante deliziosissimo fiato di vento.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 128: Cominciano certi fiati soavissimi, che fanno che non trovate mai la via d'uscir di su i prati.
Esempio: E Magal. Sidr. trad. 34: Eccoti un tratto in su la sera sorge Un fiato orïental.
Esempio: Pindem. Poes. 42: Fiato non movea di vento, E quale specchio era il mar terso e immoto.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 7: Di verso il campo i vespertini Fiati venian movendo i rami e il prato.
Definiz: § VII. E in modo assoluto, per Vento: ma appartiene pure, più che altro, al linguaggio poetico. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Così quel fiato gli spiriti mali Di qua, di là, di su, di giù gli mena.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Già mi parea sentire alquanto vento;... Ond'egli a me: Avaccio sarai, dove Di ciò ti farà l'occhio la risposta, Veggendo la cagion che il fiato piove.
Esempio: E Dant. Purg. 25: La ripa fiamma in fuor balestra, E la cornice spira fiato in suso, Che la reflette, e via da lei sequestra.
Esempio: Leggend. quattr. M. 7: La terza (figura dello Spirito Santo) fue in ispezie di fiato. Onde dice Santo Giovanni:... Favellando Cristo agli Apostoli, soffiando inverso loro, disse: Tenete lo Spirito Santo.
Esempio: Pallad. Agric. 165: Stalle aperte,... volte al meriggio, per fuggire il fiato freddo del settentrione.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 608: Spira fiato; cioè vento, in suso;... lo quale fiato.... ripiega.... la fiamma in verso la ripa.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 307: Volta al fiato di Borea è una caverna.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 333: Ogn'ora che 'l mare cresce verso quelle parti, onde nasce questo fiume, è con impeto portato verso quelle fonti, onde egli ha il suo principio, scacciato dal mare da un certo fiato o spirito che sott'esso.... si crede spirare.
Esempio: Tass. Lett. 1, 31: Ma quando a l'incontro continovano i fiati settentrionali, i freddi sono continovi ed insopportabili.
Esempio: Bald. Vers. 119: Le chiome scotendo ispide e bianche [il verno] Spargea di neve i colli, e con l'orrendo Fiato sembrar fea di cristallo i fiumi (qui detto dell'Inverno personificato).
Definiz: § VIII. E altresì poeticam. per Suono di parole, Voce; ed anche per Suono musicale. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Poscia che il fuoco alquanto ebbe rugghiato Al modo suo, l'aguta punta mosse Di qua, di là, e poi diè cotal fiato: S'io credessi che mia risposta fosse, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 696: Poscia che il fuoco.... nel quale era quell'anima, alquanto ebbe rugghiato.... come fa il fuoco, l'acuta punta mosse,... e poi diè cotal fiato; quella fiamma cioè rendè così fatta voce.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 384: Con vocina molle Altri legge sonetti, e posa il fiato Or sull'unquanco, or sulle man di neve.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 91: O figlia soavissima dell'aria, Dea degli ondosi numeri sonanti,... A' dolci fiati tuoi tutto si desta, E al muover tuo tutto una voce prende.
Definiz: § IX. Per Esalazione, Evaporazione; ed anche per Odore. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 14: Governò la sera bene lo cavallo:... poi la mattina l'addobbò, e colla mano fregò ben ben le parti della cavalla:... e come il sole apparve, lo schiavo puose la mano al naso al cavallo, e lo cavallo anitrì forte, perchè sentì il fiato della cavalla, che lo schiavo avea tocca.
Esempio: Bern. Orl. 6, 51: E da ciascuna pianta e ciascun fiore Usciva un fiato di soave odore.
Esempio: Salvin. Son. ined. 227: O bel fiato peregrino, Che d'alma terra sali, Tu m'ispiri un furor divino (parla dei buccheri).
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 90: Sì tristo fiato fassi uscir di dietro, Che per la puzza i can restano addietro.
Definiz: § X. E per Cattivo odore, Fetore, Puzzo; talvolta anche con l'adiettivo Malo o Cattivo, espresso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 61: Il monte del letame.... per lo fiato schifarne, sia rivolto dalla parte di dietro della corte, o vero magione.
Esempio: Dant. Inf. 11: Lo nostro scender conviene esser tardo Sì che s'ausi prima un poco il senso Al tristo fiato.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 243: E'l vasello, ch'à preso mal fiato, nol può leggermente lasciare.
Esempio: Viagg. Terr. Sant. 320: Perocchè quale [delle acque] tiene di mota, e quale è torbida, e quale è salsa, e di quale viene fiato, e quale mena vermini.
Esempio: Virg. Eneid. 13: Poi si nascose entro la selva Idea, lasciando scintille di lei per la via, e poi uno fummo con fiato di zolfo.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 70: Puzzo essere in questo peccato il prova chi ha naso; onde uno arcidiacono sentia il fiato quando uno suo servente avea fornicato.
Esempio: Bocc. Laber. 88: Assai volte da così fatto fiato offeso, mi credetti altra morte fare che di cristiano.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 301: S'ausi.... il senso Al tristo fiato;... per avvezzare l'odorato alla puzza.
Esempio: Cant. Carn. 1, 156: Chi 'l mette (il grano) in fosse, sa sempre di fiato, E guastavisi drento.
Definiz: § XI. Fiato vale anche figuratam. Persona vivente; più che altro con relazione a famiglia o stirpe, della quale si enumerino i componenti o i rimasti. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 13: Successe non solamente la morte di esso Calvo, ma quella di Lodovico Balbo suo figliuolo, e di tutta quasi la stirpe di Carlo Magno, che nel reame di Francia si ridusse ad un fiato solo.
Esempio: Sassett. Lett. 329: In una delle quali [isole], detta Tidore, è una popolazione di Portoghesi con certa fortezza a mal tempo; e saranno, in tutto, opera di 500 fiati tra uomini e donne, piccoli e grandi, contando anco gli schiavi.
Esempio: Salv. Granch. 1, 1: Ed io, povero vecchio abbandonato, Mi starò pur qui solo com'un cane, Dov'io non ho nè amici, nè parenti, Nè fiato.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: Altri vecchi non ho io conosciuti di casa nostra, per essere stati da gran tempo in qua sempre pochi fiati in casa nostra.
Esempio: E Sassett. Fr. Notiz. 43: Avendo.... trattato assai pienamente dello stato di casa nostra, e in che grado ella resti, quanto ai fiati de' mastj che in essa oggi vivano, che in ristretto sono questi di sotto nominati, cioè ec.
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 182: Non è anche da tacere, prima che ad altro si venga, che, ancorchè nella casa de' Valori siano stati sempre pochissimi fiati, sono in essa stati nulla di meno più uomini grandi.
Definiz: § XII. Usasi specialmente in contado, per Capo di bestia, così di grosso come di minuto bestiame.
Definiz: § XIII. Fiato, in locuzioni negative, vale Cosa alcuna, Niente, Nulla; o con maggior significato, Nient'affatto, Proprio nulla. Ma oggi non è d'uso comune. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 61: Io son qui solo com'un cane, E non mangio più ostrighe, nè fiato; E per disperazion vo via domane.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 40: Noi aspettiamo ora le nuove dalle bande vostre; chè di qua, dopo che i Francesi sono stati strozzati, non si fa più fiato.
Esempio: E Car. Lett. fam. 1, 87: Da diversi si dicono e si scrivono diverse cose, le quali non posso accertare, senza pericolo di non dare in un bugiale. Dagli secretarj del santa santorum non si può mai cavar fiato; e se si busca qualche cosa di fuora, se ne ridono.
Esempio: Grazz. Pros. 154: Ma nella fine veggendo, che Guasparri non usciva a fiato, avendolo tutti insieme e privatamente tentato più volte, e per più vie, parve a Zoroastro, che fusse da levarselo dinanzi.
Esempio: E Grazz. Rim. V. 87: Dove della lingua hai ragionato, Tu non intendi fiato, fiato, fiato; E dove hai ammendato O ricorretto,... Tu non intendi punto, punto, punto; E dove hai preso assunto Di giudicar,... non intendi nulla, nulla, nulla.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 212: Portoci io pericolo di carico D'onore? M. Fiato al mondo.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 154: Chi diavol dormirebbe? andar a letto Senza mangiar la sera, o ber mai fiato.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 9: Dite, toccò e' nulla a gnun soldato? C. Nulla, nïente, nè anche sale, fiato.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 46: Ond'io promessi di non dir mai fiato.
Esempio: E Lipp. Malm. 10, 36: Le bastonate non gli fanno fiato, Ch'e' non l'ha a briga tocche ch'e' l'ha scosse.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 384: Non fu vero che volesse udir fiato di re, o d'ambasciata.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 4: Finocchi! Ch'e' se n'abbia a toccare, e non dir fiato.
Esempio: Not. Malm. 2, 766: Non gli fanno fiato. Non gli fanno male o danno alcuno.
Esempio: Fag. Rim. 3, 354: E voi star cheto, E ad un amico vostro non dir fiato?
Esempio: E Fag. Rim. 6, 125: Veder non vi lasciaste; ed io scontento Non ebbi campo di poter dir fiato.
Definiz: § XIV. E per Alcun che, Poca o Piccola cosa, Qualche cosa, di checchessia. –
Esempio: Sacch. Op. div. 207: Ma ben potrebbe rimanere qualche fiato di virtù di questi tali.
Esempio: Dav. Tac. 2, 285: E chi avea fiato di filosofia, e metteale in qualche luogo accattato nella sua diceria, n'andava in cielo per la nuova cosa.
Definiz: § XV. Onde la maniera Non esser da fiato, che si disse per Non esser persona di verun conto, Esser da nulla. –
Esempio: Cecch. Diss. 2, 5: È bene che tu venga a imparare; chè oggidì un tuo pari non è da fiato, se non sa fare d'ogni lana un peso. B. Tu mi vorrai insegnar qualche cosa da forche.
Definiz: § XVI. Fiato della bocca, vale lo stesso che semplicemente Fiato. –
Esempio: Nov. Ant. B. 74: Messer lo Re t'ama;... ma, secondo che dice, tu lo offendi troppo per lo fiato della bocca tua. Per Dio, dunque, sia savio, che quando tu gli darai bere, strigni sì la bocca e lo naso con mano e volgi la faccia nell'altra parte, che l'alito tuo non offenda il Re.
Esempio: E Nov. Ant. B. appr.: Pervertì tutto il fatto: però che disse, che questo donzello non potea più sostenere il fiato della bocca del re.
Definiz: § XVII. Fiato grosso, vale Respiro affannoso, sia per malattia sia per affaticamento. –
Esempio: Salvin. Georg. 2, 132: Tengonlo in bocca (il frutto del melo) i Medi per far buono Fiato, e del grosso i vecchi ansanti ei cura.
Definiz: § XVIII. Strumenti a fiato o da fiato o, come anche si disse, di fiato, diconsi Quelli che si suonano soffiandovi dentro; in contrapposizione degli altri detti Strumenti a corde o da percussione. Ed anche trovasi Suono del fiato, a denotare la medesima cosa. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 361: Siccome nel suono delle corde o del fiato, avvegnachè poco discordino, lo buono maestro se n'accorge: così si dee vedere nella vita, che nulla vi discordi, ovvero tanto più quanto maggiore e migliore è l'accordo delle operazioni, che quello de' suoni (il lat. ha: in fidibus aut in tibiis).
Esempio: Don. Music. Scen. 104: Gli antichi, per accompagnamento delle voci nel teatro non si sa che si servissero di altra sorte d'instrumenti, che da fiato.
Esempio: E Don. Music. Scen. 106: Non è.... di piccola importanza quella proprietà che hanno gl'instrumenti da fiato, di potere allungare il suono quanto si vuole, la quale non hanno gl'instrumenti di corde, da quelli di archetto in poi.
Esempio: Bart. D. Cin. 3, 18: A suon di nacchere e tamburi e strumenti da fiato.
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 187: Tutti sopra la medesima aria all'istesso suono con diversi movimenti rispondevano, e risposte pur v'erano di strumenti e di corde e di fiato, e di canto eziamdio, accompagnando i cori le battute del ballo.
Definiz: § XIX. A un fiato, posto avverbialmente, vale propriamente, e detto più che altro del bevere, Senza riprendere il respiro; e figuratamente, Senza interruzione, In una sola volta. –
Esempio: Sassett. Lett. 43: E pongo fine al ragionamento, che durerà bene un'ora e mezzo, ma s'io mi vi conduco, a un fiato s'ha a mandar giù; e chi non vi vuole star, vadiasene.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 22: Bevendo a un fiato quant'acqua potevano.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 7, 6, 14: Voi avete accennate assai proposizioni a un fiato.
Esempio: Menz. Poes. 2, 160: V'ha de' rigidi censori, Cui forse quel non piace, tutto a un fiato, Le donne, i cavalier, l'armi e gli amori.
Esempio: Magal. Lett. At. 17: Se l'appressava alle labbra, (un rinfrescatoio pieno d'acqua), e chiudendo gli occhi,... se lo beveva tutto ad un fiato.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 376: Una materia, dico, così fertile e ampia,... non si poteva esaurire così per fretta, e dire tutto a un fiato, e passarsela in un corto diurno giro di sole.
Esempio: Maff. Merop. 2, 1: Cento cose Volea a un fiato saper; da la sua bocca Quinci pendea per lungo tempo.
Definiz: § XX. E lo stesso vale D'un fiato, che usasi specialmente nella maniera Tutto d'un fiato.
Definiz: § XXI. A un fiato, riferito a più strumenti musicali, vale Con la medesima emissione di fiato. –
Esempio: Salvin. Casaub. 49: La Bacca flautina due flauti suona ad un fiato.
Definiz: § XXII. In un fiato, pure usato avverbialmente, vale In brevissimo tempo, Prestissimo.
Definiz: § XXIII. A tutto fiato, usato avverbialmente, vale Con la voce più forte che uno possa. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 8: Entrano in lizza, e s'odono gridare, Incalzandomi a tergo, a tutto fiato: Buon uom, da parte! lasciaci passare.
Definiz: § XXIV. Andare il fiato, o Andarne, il fiato, o Uscire il fiato, vale Morire. –
Esempio: Dolcib. Avem. 12: Allora il viso al petto ebbe chinato; Ond'io conobbi che n'er'ito il fiato.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 296: Intanto gli si serravano i denti, che se alcuno non gliele avesse disserrati col coltello mettendogli in bocca alcuno licore, incontanente pareva che ne andasse il fiato.
Esempio: Dav. Tac. 1, 409: Fanno a chi più prega che il suo fiato esca tosto, per lasciare gli altri sopravviventi quel poco. La fortuna al morire osservò l'ordine dell'etadi.
Definiz: § XXV. Cascare ad alcuno il fiato, o Cadere, ad alcuno il fiato, vale Sbigottirsi, Perdersi d'animo. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 476: A me è cascato il fiato, che tanta fatica n'ho durata, e perduta tutto.
Esempio: Dav. Tac. 1, 241: Eccoti nuova che a Tiberio torna vista e favella, e chiedea cibo per ristoro del suo sfinimento. Cadde il fiato a tutti: chi andò qua, chi là, ciascuno si faceva mesto e nuovo.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 6: Baldone mette man da buon soldato, E nimico ritorna a Bertinella: Alla quale in quel punto cascò il fiato, Il fegato, la milza e le budella.
Esempio: Not. Malm. 2, 787: Le casca il fiato. Si perde d'animo. E soggiungendo: Il fegato, la milza e le budella, intende, si perde d'animo affatto.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 4, 231: Per questo torna in acconcio quel cascare il fiato all'udirla (la tromba).
Definiz: § XXVI. E per Morire, in locuzioni imprecative. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 57: Colui Ci venne. C. Chi? N. Lo sposo, che gli possa Cader il fiato.
Definiz: § XXVII. Cavare il fiato ad alcuno, vale Farlo morire, Ucciderlo. –
Esempio: Car. Stracc. 4, 2: Ella sta pur a vostra posta.... G. Sì, del corpo. P. E che vorreste altro da lei? G. L'animo. P. O diavolo, che gli vogliate cavare il fiato! Voletela voi morta? G. Morta l'arei, quando n'avessi solamente il corpo.
Definiz: § XXVIII. Dar fiato a checchessia, vale Soffiare in quello. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 54: Come a vicenda i mantici, che danno, Or l'uno or l'altro, fiato alla fornace.
Definiz: § XXIX. Dare il fiato a strumenti musicali, ed anche trovasi Donare, il fiato a strumenti musicali, vale Sonarli. –
Esempio: Bocc. Amet. 23 t.: Alla incerata canna con gonfiata gola e tumultuose gote largo fiato donando.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 93: Scorre Astolfo la terra in ogni lato, Dando via sempre al corno maggior fiato.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 21: Dan fiato allora ai barbari metalli Gli arabi, certi omai d'esser sentiti.
Esempio: Carl. Svin. 1: Burlesca musa, ormai diasi alla piva Fiato alquanto maggior (qui figuratam.).
Definiz: § XXX. Dar fiato, vale anche Dar tempo a rifiatare o respirare, Dar riposo, Dar tregua da alcuna fatica; riferito ad animale, ed anche a persona. –
Esempio: Bern. Orl. 65, 16: In poco tempo era già lungi molto, Chè fa per ora più di dieci miglia, Nè diede al suo caval mai lena o fiato, Sì che la notte in campo è capitato.
Esempio: Not. Malm. 2, 778: Dar fiato, v. gr., a' cavalli e altri animali da lavoro, è Fargli fermare, dopo alcuna veloce carriera, o ripida salita, o affannosa fatica.
Definiz: § XXXI. Esalare l'ultimo, o l'estremo, fiato. –
V. Esalare, § XIX.
Definiz: § XXXII. Esser fatto di fiato, detto di persona, vale Esser di debole e delicata complessione, per modo da non poter la fatica e non esser buono a nulla. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Gli scapperian di mano i pesci cotti, Fatto è di fiato come Tommasetto, Che strigliava i cavalli stando a letto.
Definiz: § XXXIII. Essere il fiato d'alcuno, si disse di persona per Essergli carissimo, Esser la persona più cara che quegli abbia. –
Esempio: Bus. Lett. 38: Circa a Ristoro, egli era il fiato di Matteo suo suocero.
Definiz: § XXXIV. Fare col fiato, o Finire, col fiato, riferito a lavoro d'arte, ed anche a lavoro semplicemente manuale ma non grossolano, vale Condurlo squisitamente, Eseguirlo con finezza squisita, sicchè quasi non paia nemmen tocco dagli arnesi o strumenti che vi si sono adoperati. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 105: Aveva tutta l'opera disegno, ed era benissimo composta;... ed era finita con tanta diligenza, che pareva fatta non di getto e rinetta con ferri, ma col fiato.
Definiz: § XXXV. Mozzare altrui il fiato, vale Togliere, o Scemare, la forza di respirare, Impedire il respiro. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 8: È posta la città di Saminiato Sopra di un colle faticoso ed erto, Che fa ponzare a girvi, e mozza il fiato A chi non fosse a rampicare esperto.
Esempio: Giust. Vers. 44: Com'uom che per mefitico mïasma Anela e gronda d'un sudor gelato, O come un gobbo che patisce d'asma, Becero si sentì mozzare il fiato.
Definiz: § XXXVI. Non rimanere ad alcuno fiato in corpo, o Non restare, ad alcuno fiato in corpo, o semplicemente Non rimanere ad alcuno fiato, o Non restare, ad alcuno fiato, vale Rimaner quegli allibbito, sgomento, spaventato.
Definiz: § XXXVII. Perdere il fiato, Consumare il fiato, Spendere il fiato, Buttar via, e simili, il fiato; maniere familiari, che valgono Parlare inutilmente, senza conseguire il fine che si vorrebbe. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 4: Io vi lasso i sillogismi.... e sofismi.... e gli aforismi.... Lassovi gridar Socrate e Plato, E spender il vostro fiato, Arguir da ogni lato, ec.
Definiz: § XXXVIII. Pigliare fiato, o il fiato, Prendere fiato, o il fiato, Ripigliare fiato, o il fiato, Riprendere fiato, o il fiato, Raccogliere fiato, o il fiato, Avere fiato, o il fiato, Riavere, fiato, o il fiato, propriamente valgono Respirare; e per estensione, Riprender le forze, Riaversi, Riposarsi, e simili. E spesso si usano anche in senso figurato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 101: Senza mai riposarsi o pigliar fiato, Dura fra quei duo re l'aspra battaglia.
Esempio: Bern. Orl. 19, 7: Mena a traverso un colpo disperato,... gli passa la piastra e la maglia, E non gli lascia riavere il fiato.
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 519: Se ne va [la ludra] notando sotto l'acque, e corre, prima ch'ella esca fuori e ripigli il fiato, quanto che può tirare la saetta un ben duro e gagliardo arco teso; e s'egli avvenga che non possa riaver il fiato, come gli altri animali che van carponi, si soffoca.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 263: Io son morta Per l'ansima. Io non posso aver il fiato, Io scoppio per la pena. P. Riposatevi. B. Ohimè! io sono corsa tanto, tanto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 526: I' lo dirò, se voi Mi lasserete pur ricorre il fiato. A. Fatt'è che tu crepassi.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 542: S'entra In Dubla: ognun s'arrende, ognun ci dona, Che e' non si potea raccorre il fiato, Tanta roba pioveva.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 259: Senza fermarsi o prender fiato, con i cavalli stanchi e con le persone affaticate, pervenne ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Però potete ancor tardare alquanto, Seguitando di dire. I. Raccorrò intanto 'l fiato.
Esempio: Vai Rim. 2: Per un quarto d'ora Perse affatto la vista e la favella. Indi ripreso fiato, Fe' mille pozzi e più della chitarra, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 54: Ei si scosta nove o dieci passi, E piglia fiato.
Esempio: Red. Esp. Insett. 57: Quello stesso scorpione,... ancorchè non avesse di che cibarsi, cominciò a ripigliar fiato, e spirito bizzarrissimo, con forza non ordinaria delle membra.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 118: Da principio non se gli trovavano (a un ranocchio) i polmoni.... Pure soffiando per un fil di paglia in quel meato ch'egli ànno sotto la lingua per pigliar fiato, si dispiegarono.
Esempio: Not. Malm. 2, 778: Piglia fiato. Cioè si riposa.... Si ferma alquanto per riavere il respiro; perocchè il fiero contrasto con quel mostro gliele aveva levato.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 99: Ma veggo già più d'una infra di voi,... che spesso sbadiglia.... Però l'uom saggio in caso tal consiglia Di prender fiato e rompere il sermone.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 3: L'oste papal.... Da Faenza.... Mosso il tallon, dopo infinito affanno, Prima il fiato in Ancona ebbe raccolto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 244: Fateli dare addietro, ch'io possa riprender fiato.
Definiz: § XXXIX. Pure in senso figurato, si usano per Riprender forza, lena, coraggio, Riaversi da pericolo corso, danno sofferto, condizione di cose sfavorevole, o incerta, e simili. –
Esempio: Cellin. Vit. 344: Pensando pure che per qualche poco di tempo questa mia perversa istella mi dovessi lasciare istare, non avendo ancora ripreso il fiato da quello inistimabil pericolo, che lei me ne mette dua a un tratto innanzi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 239: E nol lasciò in riposo (Cimone, il re di Persia), benchè cacciato di Grecia; ma seguitatolo alla traccia, avanti che potessero i Barbari ripigliare il fiato e fermar la corsa, saccheggiò alcune delle lor città, ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 392: Con la capitolazione si scacciavano di nuovo i Tedeschi, si ripigliava fiato, si dividevano i nemici, s'allungava il pericolo, e si rimetteva alla provvidenza di Dio la cura del futuro.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 123: O Clitifone, io temo.... C. Prendi fiato. Ecco Siro e Dromon, che a te ne vengono.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 260: I partigiani della pace, ripreso fiato, secondavano Ferrer in cento maniere.
Definiz: § XL. Rendere il fiato, con maniera presa dal latino, vale Morire. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 89: Veggonsi i ladroni in croce rendere il fiato, e l'anima del buono essere portata in cielo, ec.
Definiz: § XLI. Rimanere senza fiato, Restare senza fiato, ed anche Essere, senza fiato, vale Rimanere, Essere, in condizione da non poter quasi respirare; ed altresì, Rimanere allibito per paura o altra grave commozione dell'animo. E talora usasi Senza fiato, in maniera aggiuntiva. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 15: Nel cercarmi Per tutta la città fia senza fiato.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 254: Il meschino girava di stanza in stanza, pallido, senza fiato, battendo palma a palma, raccomandandosi a Dio, ec.
Definiz: § XLII. Rimettere il fiato in corpo, ed anche semplicemente Rimettere il fiato, ad alcuno, vale Fargli riprendere le forze, il vigore; ovvero, Far sì ch'e' riprenda animo, si faccia coraggio, si rassereni, e simili. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 664: Ardire, che rimesse il fiato in corpo a quegli altri, mentre piccati dall'esempio, diedero su pe'l più ripido della costa, innarpicandosi, ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 127: La lor venuta m'ha rimesso il fiato; Così m'aveva la pietà di quelle Da capo a' piedi tutto sconturbato.
Definiz: § XLIII. Ripigliare il fiato, o Raddoppiare, il fiato, vale Tirarlo a sè per rimandarlo subito fuori con una certa maggior forza. –
Esempio: Don. Music. Scen. 132: Alcuni altri (degli attori scenici che debbono recitare col canto) nel ripigliare il fiato in principio di una parola che cominci da vocale, per proferirla con maggior forza l'aspirano, facendo espressamente sentire l'H, dal cui suono interamente la nostra lingua aborrisce.
Esempio: E Don. Music. Scen. appr.: Dico dunque, che siccome proferendo questa voce homo alla latina, o col canto o senza, sarebbe lodevol cosa il far sentire quell'H, col raddoppiare il fiato, che altro non è l'aspirazione,... così, ec.
Definiz: § XLIV. Tenere il fiato co' denti, o Reggere, il fiato co' denti, vale Essere alcuno debole e cagionoso, od anche eccessivamente magro o sparuto, sicchè sembri vicino a morire. Più comunemente, Tenere l'anima co' denti o Reggere l'anima co' denti. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 3: Un vecchio ranticoso affumicato, Pallido e vizzo, che parea l'inedia, E per forza tener co' denti il fiato, E potea far da Lazzaro in comedia.
Definiz: § XLV. Tirare il fiato a sè, dicesi familiarmente per Tacere, Far silenzio; e più che altro per prudenza, riguardo, vergogna, o simili.
Definiz: § XLVI. Trarre il fiato, Tirare, il fiato, od anche Trarre fiato o Tirar fiato, vale Respirare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 93: Trar fiato, bocca aprir, o battere occhi, Non si vedea de' riguardanti alcuno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 16, 86: A lui venne un scudier pallido in volto, Che potea appena trar del petto il fiato.
Definiz: § XLVII. Trarre l'ultimo, o l'estremo, fiato, o Tirare, l'ultimo, o l'estremo, fiato, vale Morire. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 270: È ver che fui per trar l'ultimo fiato.
Definiz: § XLVIII. Uscire il fiato. – V. § XXIV.
Definiz: § XLIX. Tanto avesse, o abbia, egli fiato, Tanto avessi tu fiato, ec.; in relazione con una proposizione, espressa o sottintesa, retta da Quanto; maniera imprecativa, equivalente a Così gli mancasse il fiato, o Ti mancasse, il fiato, con la quale si affermava o si consentiva, oppure si negava o significava risolutamente alcuna cosa. –
Esempio: Med. L. Cant. Carn. 11: Deh tornate a casa nostra, E lasciate gli amadori.... M. Tanto avessi voi mai fiato, Quanto ignuna tornar vuole.
Esempio: Car. Stracc. 2, 2: Nuta mia. N. Tanto avessi tu fiato. M. Odi. N. Non mi toccare.
Esempio: E Car. Comm. 156: Ma tanto avesse egli fiato, quanto diceva il vero; e quanto s'intendeva de' fichi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 358: Aurelio.... attende a spendere, Anzi no, a gettar via, dietro alle femmine E la roba e la vita. M. Eh! gli è pur giovane Accorto. P. Tanto avess'io fiato: uditene Una, di grazia, delle sue.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 257: Mariuolo! E. Io son uom da bene quanto Vo' siete voi in ogni conto. T. Tanto Avestu fiato! oh vanne, va'!
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 9, 77: E il nostro sangiovese e il canaiolo Ei darebbe a trincare a' suoi lecconi: Tant'abbia ei fiato, che, a pensarci solo, Mi sento intisichir dentro i polmoni.
Definiz: § L. Finchè c'è fiato, c'è speranza; proverbio che vale: Anche in casi che paiono senza rimedio, è lecito bene sperare. Ed applicasi propriamente a malati gravissimi.
Definiz: § LI. Il fiato non fa lividi; proverbio che vale: Le parole ancorchè violente non fanno male al corpo come le percosse. –
Esempio: Baldov. Comp. dram. 3: Padrona, insino al dire, Il fiato non fa lividi: gridate Quanto vi piace.... Ma in quanto a darmi poi, toccate terra.